giovedì 16 maggio 2013

Milena Piazzoli

In mezzo ai tormenti di rock’n’roll band, cantautori, ensemble più o meno ispirati, è stata una vera e propria sorpresa scoprire le belle atmosfere di Change di Milena Piazzoli. Cantante, dalla squillante voce tenorile, chitarrista e all’occasione anche pianista e percussionista, Milena Piazzoli frequenta con convinzione e senza paura territori piuttosto distanti tra loro, come le canzoni degli chansonnier (bella la versione di Eau à la bouche di Serge Gainsbourg) e Parchfarm Man, uno scorticatissimo blues di Bukka White, per dire soltanto due degli estremi sfiorati da Change. Ci vuole personalità per attraversare tanto spazio e Milena Piazzoli la rivela anche nel suo personale songwriting che, pur sottolineando alcune influenze abbastanza precise (probabilmente Joni Mitchell su tutte) ha caratteristiche peculiari molto interessanti, e se serve un esempio, basta ascoltare Sensations per poi lasciarsi avvolgere dalla natura di Change. Anche perché Milena Piazzoli con l’aiuto di Max Prandi e Vincenzo Giacalone alle chitarre nonché Alessandro Porro in sede di produzione imbastisce un suono che ruota attorno alla sua chitarra acustica (e alla voce, naturalmente) ma che ha molti spunti particolari, compresa la fisarmonica di Mariangela Tandoi in Il ne marche e Morenica. Change suona fresco, acuto, intelligente e molto personale ed essendo un esordio, è di sicuro un bel modo per cominciare. (Marco Denti)

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