C’è
un secolo di Woody Guthrie in quello bellissimo omaggio che gli hanno regalato
i Lowlands, allargati da una nutrita schiera di amici raccolti qui e là in
studi di registrazione improvvisati, garage, cantine, cucine. Le estemporanee
location e la variopinta natura della comitiva riunita attorno ai Lowlands non
devono indurre alla tentazione di considerare Better World Coming frutto del caso e dell’occasione perché i numerosi
talenti guidati da Edward Abbiati hanno colto lo spirito come una piccola
comunità, con le stesse intenzioni e soprattutto condividendo quella che è
l’unica, vera di Woody Guthrie, ovvero il suo songbook. L’esempio più evidente
è la corale versione di Plane Wreck At Los Gatos (Deportee) dove cantano e suonano più o meno tutti gli invitati,
ma ho un debole per quella More Pretty Girls rivista con i toni baritonali cari a Tom Waits. Le
altre interpretazioni di Better World Coming di sicuro non sono da meno e il coraggio e
l’intemperanza con cui i Lowlands hanno affrontato Woody Guthrie ricorda il
lavoro fatto da Billy Bragg con i Wilco per i due volumi di Mermaid Avenue. L’altisonante paragone è voluto e dovuto perché Better
World Coming merita il giusto
riconoscimento per come è stato ideato, vissuto e suonato e soprattutto per
come i Lowlands hanno saputo rileggere la figura di Woody Guthrie in libertà,
senza patemi e pregiudizi. Da scoprire e riscoprire, è un gioiello che
resisterà nel tempo. (Eddie Spinazzi)
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