Solo
un piccolo promemoria per ricordare come Ma-moo tones abbia rappresentato un singolare turning point per
Francesco Piu. Disco dopo disco, si è ritagliato uno spazio di tutto rispetto
tra gli appassionati di blues, e non solo, perché ha allargato i suoi orizzonti
in modo repentino ed esponenziale. Di questa evoluzione Ma-moo tones è il simbolo più evidente: frutto di un lavoro di
ricerca che si nutre della sua notevole abilità tecnica alla chitarra (e ad
altri gingilli) per incrociare le radici della musica afroamericane con le
molteplici trasformazioni seguite nel corso di un paio di secoli. Si va
dall’arcaico Blind Willie Johnson a Jimi Hendrix, anche se il dato più
interessante di Ma-moo tones è il
salto di qualità della scrittura di Francesco Piu (spesso in collaborazione con
Daniele Tenca), protagonista nella stragrande maggioranza delle canzoni. Le
composizioni di Ma-moo tones, in
particolare Overdose Of Sorrow e Blind
Track, due tracce magnifiche, si
accostano con pari dignità a Soul Of A Man e Third From The Sun e
segnalano anche un particolare progresso di Francesco Piu in virtù di cantante
e interprete. Un segno netto di maturità, reso ancora più evidente dalla
produzione di Eric Bibb che ha reso Ma-moo tones un disco le cui ambizioni andavano ben oltre i
limitati confini nazionali e che ha meritato tutti i riconoscimenti ottenuti,
nessuno escluso. Rimaniamo in attesa del bis. (Stefano Hourria)
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