mercoledì 8 novembre 2023

Maverix

I Maverix non masticano soltanto ritmo ed energia come è d’obbligo in questo campo, dove un certo grado di caos è auspicabile e, per certi versi, inevitabile. Sì, si tratta senza dubbio di “nuotare nel buio senza controllo” come cantano in To The Alps, ma ci sta anche riconoscersi in un immaginario che comprende filamenti di scene americane (Josh Brolin, Sweet Alberta) e qualche vizio (Spaghetti Hymn, Cigars & Guns). È lì che i Maverix sanno organizzare attorno alle canzoni una bella struttura dinamica, ridotta all’osso quanto basta nella formula minima del trio, ma efficace dal punto di vista sonoro e capace di regolare le melodie chitarristiche country & western di Niccolò Cagnoni (ascoltate le note morriconiane di The Saddest of the Bar, giusto per esempio) sull’incessante deragliare della sezione ritmica (Matteo Bonini al basso e Alberto Dragoni alla batteria). Il risultato va un po’ oltre l’indispensabile ruvidità: Cowpunk! si rivela un disco ben rappresentativo, con un sound abrasivo e un sacco di armonie vocali e ritornelli contagiosi, passaggi strumentali adatti di Robert Rodriguez (prima fra tutti l’ouverture di 8.6) e riff spietati già predisposti per la spontanea combustione dal vivo, dove i Maverix sanno esprimersi al meglio e riescono a sparare rock’n’roll a tutto volume, che è sempre una cosa buona, giusta e senza controindicazioni. Seguiteli, seguiranno sviluppi molto presto.

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