venerdì 14 settembre 2018

Big Man James Trio

Davvero una bella sorpresa, riscoprire la formula essenziale del power trio, mescolando un po’ le carte in tavola e sfruttando tutte le possibilità che offre per un biglietto da visita efficace e immediato quale è Another. Il Big Man James Trio (composto dal cantante e chitarrista Giacomo Cassoni, da Fedexina Rossi alla batteria e Michele Zanoni al basso) spazia con eleganza in tutte le sfumature della musica afroamericana, con sufficiente disinvoltura da mascherare senza esitazioni l’origine nostrana (lodigiana, per la precisione). I cambi di registro, pur nell’uniformità delle esecuzioni, sono notevoli: Love Is Not All si snoda come una soul ballad e poi viene trascinata da un bell’assolo di chitarra, il riff Moonlight sta tra i Gov’t Mule e i Black Crowes con una bella armonica al centro della canzone, Funky Trip è proprio come dice il titolo e  Another comincia come una ballata di Neil Young e poi s’inerpica come un inno rhythm and blues. Colpisce anche la qualità delle composizioni, sia quando le chitarre si fanno acustiche (Satisfaction, che sfocia in un coro quasi gospel, e My Cloud che invece si avvicina alle radici folkie), sia quando il Big Man James Trio alza il tiro elettrico e ritmico con Without You e con il tour de force di Little Curly che conclude Another con le stesse sfumature soul con cui era cominciato, con l’aggiunta di una breve coda hendrixiana. Il gruppo è compatto ed elastico quel tanto che basta da superare ogni singolo passaggio con abilità e senza posticci sfoggi di virtuosismo: le canzoni sono sempre il cuore di Another, che mette in chiaro molte possibilità per il futuro dei Big James Trio (www.bigmanjames.com). Di più possono fare (e di solito, lo fanno) soltanto dal vivo, esperienza vivamente consigliata. (Marco Denti) 

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