E’
uno strano oggetto non identificato, questo Lullabirds degli Stephane TV, frutto della liquidità del mondo
digitale, dove tutto può succedere, e in genere succede. Non è il loro disco
d’esordio (e restiamo ancora in attesa), anche se raccoglie i frutti dispersi
del work in progress che li ha portati a incidere e a pubblicare tre diversi EP
nonché un paio di interpretazioni d’autore, Nick Drake e gli Stones (giusto per
ricordare di cosa stiamo parlando) nei tributi promossi dalla benemerita
Martiné Records. Non è un’antologia perché è logico pensare che gli Stephane TV
abbiamo più futuro davanti che passato alle spalle, eppure rimane a oggi la
loro sequenza musicale più rappresentativa e coerente. Qualcosa dovrà pur
essere, Lullabirds, e allora
scorrendo le quattordici canzoni allineate giusto sulla durata di un’ora
(secondo più, secondo meno) è facile scoprire che si tratta della migliore
dimostrazione possibile delle qualità degli Stephane TV. Lullabirds è la conferma che sono capaci, anche sulla lunga distanza,
di regalare una nutrita varietà di atmosfere (che devono molto alle loro
passioni cinematografiche), sempre costruite da un’architettura strumentale
insolita e affascinante. Chi li ha seguiti EP dopo EP, (e ha fatto bene)
ritroverà un sacco di piccole sorprese sonore, tutte intatte anche perché le
tracce sono state rimasterizzate per l’occasione. Chi incontra qui per la prima
volta gli Stephane TV, è facile che faccia una gran bella scoperta. (Eddie Spinazzi)
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