Il terzo
“difficile” album di Luca Milani, uno dei più intensi e profondi songwriter
italiani, è la magnifica confessione di una plateale ossessione, di una
promessa che non si può mantenere, di una visione che ricorre sempre dietro gli
angoli della notte, dentro il vento, nel taglio di un vestito, in un cane nella
nebbia. E’ quella Second Chance, l’infinita possibilità che concede il rock’n’roll, a patto di
metterci l’anima, il sangue e tutti i demoni di questo mondo. Chiedetelo a
Springsteen, che a sessant’anni suonati sale e scende dai palchi senza
soluzione di continuità solo per provare a se stesso che solo certi sogni ci
permettono di restare vivi, anche se non si avverano mai. Chiedetelo a Luca
Milani, che di anni ne ha la metà e ha già capito che sarà Lost For
Rock’N’Roll per sempre,
perché quel miraggio lo vive, lo vede, lo sente In The Wind, On A Saturday Night, persino in un Silence Of This Town. La dura e cruda sincerità delle canzoni è
tradotta alla perfezione nel sound essenziale registrati e prodotti da William
Novati (bravissimo nel cogliere la ruvida natura dell’idea centrale di Lost
For Rock’N’Roll) alle
chitarre (quanto ne bastano), Luca Capasso alla batteria, Giovanni Calella al
basso e Riccardo Maccabruni che con piano e organo aggiunge un tocco di
raffinata atmosfera alle dieci spiritate canzoni di Luca Milani, capace di
portarvi per mano fino all’ultimo bar alla fine del mondo. Splendido. (Marco
Denti)
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